mercoledì 9 marzo 2016

CHI NON MUORE SI RIVEDE (o meglio, si rilegge)

Buongiorno a tutti.
Mi scuso tremendamente per la mia assenza, ma come sempre il mio lavoro mi ha portato via la maggior parte del mio tempo e delle mie energie, tanto che riuscivo a malapena a leggere qualche pagina prima di crollare addormentata sul letto.
I turni sono sfiancanti, ma essere jolly è peggio: non ho una turnazione regolare perché devo coprire i turni mancanti delle altre infermiere, per cui mi ritrovavo a lavorare anche cinque giorni di fila, con un solo riposo e poi altri cinque giorni. Capirete anche voi quanto fosse faticoso, soprattutto per una persona come me che fa fatica a dormire la notte. Mi è capitato più e più volte di andare a fare la mattina con alle spalle poco più di quattro ore di sonno, con una nuova dottoressa super esigente che vuole tutto subito. Insomma, questo ultimo periodo è stato un vero disastro.
Ora, per via di un fortissimo raffreddore, tosse, sinusite e sordità, mi sono presa qualche giorno di malattia (ringrazio il mio medico di famiglia per avermi obbligata a stare a casa: “se non ti prendi qualche giorno, non ti prescrivo i farmaci”) e per una volta, non mi dovrò preoccupare di coprire i turni delle mie colleghe, trascurando amici, famiglia e hobby. Per una volta, saranno loro a fare qualcosa per me.
Passando ai libri: quest’anno ho deciso di impostare una reading challenge non troppo pretenziosa (20 libri) perché ho intenzione di leggere alcuni mattoncini che mi porteranno via parecchio tempo. Comunque sia sono già a quota dieci – non che il numero sia importante – e solo un paio di loro sono state letture deludenti.

KAFKA di David Zane Marowitz (5 stelline)
Si tratta dell’autobiografia di Kafka (autore di cui non ho mai letto nulla) sottoforma di graphic novel. In questo libro vengono narrate non solo le vicende inerenti la vita dell’autore, ma anche le sue principali opere e gli eventi che ne hanno fornito l’ispirazione. Oltre ad avere una bella panoramica su questo personaggio, veniamo anche a conoscenza di tutti quei processi che hanno portato l’autore a creare quei personaggi.  Particolarmente illuminante è stato leggere del suo rapporto con il padre e del suo rapporto con il proprio fisico (si vergognava del suo aspetto esteriore che incarnava lo stereotipo ebreo, tuttavia i suoi amici lo descrivevano di bell’aspetto, come una sorta di dandy).

L’ISOLA DEL TESORO di R.L. Stevenson (4 stelline)
Cosa dire di questo romanzo d’avventura? Contiene tutto ciò che più amo: pirateria, tesori nascosti, navi, mari dalle acque cristalline e spiagge caraibiche. Avevo letto questo libro da piccolina, ma è stata comunque una piacevole rilettura (e forse c’entra anche il fatto che abbia iniziato a guardare Black Sails, serie tv prequel a questo romanzo che narra le vicende di un giovane John Silver e di un capitano Flint ancora in auge).

IL PENULTIMO PERICOLO e LA FINE di Lemony Snicket (4 stelline)
Si tratta degli ultimi due capitoli della saga Una serie di sfortunati eventi che vede protagonisti gli orfani Baudelaire. In questi ultimi due romanzi, Lemony da risposta ad alcuni dei quesiti che erano stati posti nei capitoli precedenti (ma non tutti), e soprattutto scopriamo che la linea di demarcazione tra bene e male non è poi così perfettamente netta. L’autore non ci fa tirare un sospiro di sollievo nemmeno durante l’ultimo libro, dove ancora una volta, i tre ragazzi si trovano ad affrontare per l’ennesima volta il tanto odiato Conte Olaf. Vi lascerà fare speculazioni sull’identità di molti personaggi (Beatrice soprattutto), ma è proprio questo il bello di questa saga.

THE BEATRICE LETTERS di Lemony Snicket (4 stelline)
Si tratta di una raccolta di lettere che Lemony ha scambiato con una certa Beatrice (o più di una, oserei dire). In queste epistole vengono rivelati alcuni dettagli che arricchiscono il tredicesimo capitolo della saga principale. Purtroppo questo bellissimo libro è inedito in Italia, quindi se lo volete leggere, lo troverete solo in inglese, ma vi assicuro che è molto facile da comprendere e soprattutto ha una grafica spettacolare.

I MISERABILI di Victor Hugo (5 stelline)
Mastodontico romanzo che ricopre vent’anni circa di storia francese. È impossibile non entrare in sintonia con tutti i personaggi che ne fanno parte, in particolare con Jean Valjean, l’uomo che, per aiutare la sua famiglia a sopperire ai morsi della fame, commette un crimine rubando un pezzo di pane, venendo così condannato ai lavori forzati (tenterà varie volte di scappare dal bagno, con l’intento di tornare per aiutare i suoi famigliari, ma questo non farà che aumentare la durata della sua pena, arrivando a sfiorare i diciannove anni). L’uomo cercherà in tutti i modi di redimersi, compiendo innumerevoli atti caritatevoli, dall’aprire una ditta tessile per garantire lavoro a numerose donne del paese al salvare una bambina dalla schiavitù di due albergatori dalla dubbia umanità. Il mio personaggio preferito è Enjolras, capo degli studenti rivoluzionari (gruppo in cui entrerà a far parte anche Marius) che viene descritto come un dio greco.
Nonostante sia un romanzo immensamente lungo, io ve lo consiglio vivamente.

HALF WILD di Sally Green (3 stelline)
Second romanzo della trilogia di Half Bad. Non so se è perché i miei gusti sono cambiati, ma questo libro non mi è piaciuto per nulla (eccetto il finale). Nathan è un personaggio che ho odiato durante tutta la lettura, la storia d’amore con Annalise è qualcosa di falso e costruito (come se fosse stata inserita solo perché ormai è una prassi che negli Young Adult). Annalise stessa è un personaggio  senza spirito e la preferivo quando era in coma. Gabriel è forse l’unico che ho veramente apprezzato anche se ancora non ho capito come mai continui a desiderare Nathan, nonostante lui sia “fidanzato”con Annalise. Gli ho assegnato tre stelline solamente per il finale.

CHI SARA’ MAI A QUEST’ORA e QUANDO L’HAI VISTA L’ULTIMA VOLTA di Lemony Snicket (5 stelline)
Primi due capitoli della nuova saga di Lemony Snicket, nella quale il protagonista è l’autore stesso. Ritroviamo un Lemony bambino (ci dice che ha dieci anni) alle prese con una chaperon incompetente che in teoria dovrebbe addestrarlo a risolvere i misteri che imperversano nella cittadina Macchia sul Mare. Si tratta sempre di romanzi per bambini, ma la cui complessità è apprezzabile anche da un pubblico più adulto. nel secondo capitolo, il giovane Lemony riesce ad avere un incontro ravvicinato con Hangfire, il cattivo che rapisce i personaggi di rilievo che abitano nella cittadina, anche se ancora non troverà indizi sulla sua identità.

SILVER – L’ULTIMO SEGRETO di Kerstin Gier (2 stelline)
Questo romanzo proprio non mi è piaciuto: fino a 50 pagine dalla fine non succede praticamente nulla. Arthur è in grado di controllare le persone tramite i loro sogni come se fosse l’ipnotista (basta una semplice frase trigger e i poveri malcapitati si ritroveranno a fare le peggio cose, dallo spogliarello in pubblico a commettere un quasi omicidio). Liv è un personaggio insulso e che non si sviluppa per nulla nel corso dei tre romanzi. È infantile tanto da mentire al proprio fidanzato riguardo al suo essere vergine (e si Liv, per me fare sesso con un'altra persone in sogno per “fare pratica” equivale esattamente al tradimento). Per non parlare poi del fatto che lei e sua sorella necessitino ancora di una bambinaia, nonostante l’età, e che appena si presenta l’occasione per Lottie di crearsi una famiglia tutta sua, in un altro stato che le garantisca un nuovo lavoro, le due architettino tutti i modi possibili per non farla andare via, piuttosto che essere felici per lei. Non mi pronuncio nemmeno riguardo a SECRECY, scontato fin dall’inizio chi ci fosse dietro. Direi che Kerstin Gier con  questa trilogia mi ha proprio delusa.

Eccoci qua, giunti alla fine di questa carrellata. Spero di non avervi annoiato troppo con i miei pareri e spero vivamente di riuscire a pubblicare qualcosa al più presto, senza far passare mesi e mesi.
Con affetto,

M.

2 commenti:

  1. Ciao Martina, bentornata ^^ Ti capisco, anch'io fatico a trovare tempo da dedicare al blog (o alle letture). Per quanto riguarda i libri, la saga della Gier io l'ho abbandonata dopo il primo volume e a questo punto sono felice di averlo fatto, visti tutti i pareri negativi sui libri successivi xD Half Wild a me invece è piaciuto tantissimo, mentre ho finito giusto ieri il terzo volume e mi ha lasciata abbastanza sconvolta, ancora non decido se m è piaciuto o meno xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sprecare tempo con la Gier.. Non ne vale assolutamente la pena!
      Il terzo di Half Bad ti ha sconvolta in senso positivo o negativo? Perché se mi dici in positivo potrei anche leggerlo XD

      Elimina