domenica 3 agosto 2014

Le Letture di Cerrie #21 Half Bad di Sally Green



Buongiorno a tutti ragazzi!
Come avete trascorso questi primi giorni di agosto? Io abbastanza bene dai.. Non ho fatto nulla di che.. un’oretta di corsa tutti i giorni, e pc.. diciamo che ho una vita abbastanza monotona..
Comunque sia, tralasciando la desolazione delle mie giornate, oggi vi voglio proporre una recensione di un libro che mi è piaciuto moltissimo! 
TRAMA
La Magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso.
Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell’Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia.
La stessa guerra che divide il mondo della Magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera.
Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.
RECENSIONE
Questo libro è stato una rivelazione. Aspettava da tempo sulla mia mensola, in attesa di essere letto. Purtroppo però, avevo da smaltire alcuni libri che avevo prenotato in biblioteca, quindi ho dovuto dare la precedenza a quelli.
Ora che è finito però, vorrei potermene dimenticare e ricominciare la lettura da capo.
Questo romanzo racconta le vicende di Nathan. In un mondo in cui gli unici due colori che esistono sono il bianco e il nero. Il buono e il cattivo. I buoni danno la caccia ai cattivi.
Nathan è figlio di Markus, l’incanto Nero più potente che sia mai esistito; invece la sua mamma era un Incanto Bianco. Viene definito così come un Mezzo Codice. Né bianco né nero.

«Mi chiedo, se mai avrò un figlio, che futuro potrò offrirgli. Forse farei come Marcus: lo abbandonerei, sperando che in qualche modo possa avere un futuro migliore senza di me. Eppure eccomi qui, in una gabbia e con le manette ai polsi, e so che è una situazione disperata, davvero, davvero disperata.»

La vita di Nathan non è stata per niente facile. Il Consiglio limita, con il passare degli anni, la sua libertà, con la paura che possa diventare come suo padre e provocare la morte di un elevato numero di incanti bianchi.
Ma Nathan non è come suo padre. Lui non sarebbe in grado di uccidere.
E qui si cela il primo messaggio che l’autrice vuole trasmetterci. Al mondo non esistono solo Bianchi e Neri. Esistono anche le sfumature di Grigio.
La sorellastra Jessica è un incanto Bianco. Tuttavia è lei la prima a torturare Nathan senza un motivo valido (a parte il fatto di essere figlio di un Incanto Nero).
Gabriel invece è Nero. Ma salva la vita di Nathan nel momento in cui raggiunge Ginevra e deve nascondersi dai cacciatori.
Viene descritto un regime che per molti versi rispecchia quello dittatoriale. Il fatto che gli incanti Neri vengano identificati come persone di poco conto, di cui non potersi fidare e che assolutamente devono essere eliminate o allontanate dalla società, perché nocive.
Quello che conta in questo mondo è la discendenza. Se il tuo genitore era un incanto Nero poco di buono, di conseguenza anche tu verrai etichettato così. Senza possibilità di far capire al Consiglio che non sei affatto cattivo.
Legato a questo fatto ritroviamo un altro dei temi principali. La tortura. Nathan per la maggior parte della sua vita viene sottoposto a prove fisiche estreme. È stato costretto a vivere in una gabbia, incatenato ad un collare.  
L’autrice è stata maledettamente brava. Il linguaggio da lei utilizzato e davvero semplice e scorrevole, quasi incantatore. Ti tiene incollato alle pagine del libro e, quasi senza accorgertene, ti ritrovi ad averne letto già la metà.
Le descrizioni sono ben fatte, ma mai pesanti e noiose. Anzi, permettono al lettore di creare un’immagine realistica di ciò che Nathan vede con i propri occhi. Le montagne del Galles. Gabriel. Annalise.
Al lettore rimane un ricordo vivido di questi personaggi ed elementi, quasi come se ne avesse visto la trasposizione cinematografica.
Questo è uno degli elementi che ho apprezzato di più durante la lettura. Riuscire a descrivere così tanti fattori, senza però risultare prolisso e far annoiare il lettore.
I personaggi sono tutti ben idealizzati e rimarcano sempre il concetto di Grigio. Nonostante la maggior parte di loro sia un Incanto ben specifico, in ognuno è presente buona parte anche dell’altro colore.
Vi ho già fatto l’esempio di Jessica, la sorellastra, e Gabriel.
Menzione speciale va a Gabriel, appunto, che è forse uno dei personaggi che più mi ha colpito.
Complice il fatto che si rivela essere gay (io apprezzo moltissimo quando un autore decide di inserire un personaggio omosessuale all’interno della sua storia, perché vuol dire abbattere gli stereotipi dell’amore visto solo come uomo e donna. Anche in questo caso non c’è solo il bianco e il nero, ma mille mila sfaccettature e sfumature di colori diverse), si dimostra essere anche un grande amico nei confronti di Nathan, riuscendo a mettere da parte ciò che prova per lui. Lo protegge anche a costo di rischiare la sua vita.
Il finale. Il finale è qualcosa di geniale. All’inizio lascia un pochino l’amaro in bocca, ma dopo averlo riletto ho capito che è stata una scelta davvero ben ponderata. L’autrice in questo modo, fa si che il lettore si costruisca il suo continuo della storia (in attesa che esca il seguito) cercando di immaginare cosa succederà ai personaggi nel capitolo successivo.
Questo romanzo entra ufficialmente nella Top Ten dei migliori libri letti finora. Ed è un peccato che sia così poco conosciuto, secondo me merita davvero di essere letto.
Io lo consiglio a tutti coloro che amano il genere fantasy. Che sentono la mancanza di Harry Potter e del mondo magico. Le due storie sono ben diverse, però questo libro ha la stessa capacità di tenerti incollato alle pagine.
Se ancora non l’avete fatto, correte a comprarlo, prenotatelo in biblioteca.
Le cinque conchigliette non gliele toglie nessuno.


Complimenti Sally Green per aver creato una storia che si avvicina alla perfezione dei romanzi della Rowling. 

Fatemi sapere voi cosa ne pensate, se l’avete letto e se, anche voi, l’avete apprezzato.
Con affetto,
C. 

4 commenti:

  1. wow, adesso sono curiosissima! Lo aggiungo subito alla mia prossima tbr! o magari, se proprio non ce la faccio, lo leggo subito!

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  2. Mi intriga ancora di più! Peccato che l'unica volta che l'ho trovato era nell'aeroporto di Londra e il libro ovviamente era in inglese :') Mi devo decidere a comprarlo!

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