Ciao a tutti ragazzi e ragazze!
Oggi vi propongo la recensione di Insurgent, seguito di Divergent.
Devo ammettere che questo secondo capitolo non mi è piaciuto tanto
quanto avevo sperato e il motivo è uno solo: Tris. Mi spiegherò meglio nella
recensione!
Forse, dico forse, c’è qualche SPOILER!!!!
TRAMA
Una scelta può cambiare il destino di una persona… o annientarlo del
tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate.
Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente
di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore
per la perdita dei suoi genitori e con l’orrore per quello che è stata
costretta a fare.
La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per
celebrare il proprio ingresso nella fazione degli intrepidi, ma invece di
festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di
lei…
Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili
riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare
completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costare più di
quanto sia pronta a sacrificare.
RECENSIONE
Forse mi sarà capitato di dire, all’inizio della lettura, quanto fosse
bello anche questo secondo libro della saga.
E effettivamente all’inizio era proprio così: mi piaceva da matti, non
riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine (proprio come mi era capitato di
fare con il primo).
Peccato che poi questa sensazione bellissima sia andata svanendo con
il proseguire della narrazione; non dico che il libro mi abbia fatto vomitare (per
non dire di peggio), ma non era neanche quello che mi aspettavo.
In particolare mi aspettavo una Tris diversa. Mi spiego meglio: la
Tris che mi ero immaginata io era l’archetipo dell’eroina donna, forte, bella,
che non ha paura di niente o meglio, che riesce a sconfiggere le proprie paure.
Invece la Tris descritta dalla Roth è completamente l’opposto di
quello che mi sarei aspettata: una piagnona assurda, non passa capitolo che lei
non versi litri e litri di lacrime per i motivi più disparati, vuoi per il
pensiero di Will morto per colpa sua, vuoi per il pensiero che Christina non la
perdonerà mai. Vuoi un sacco di cose. Questo è il primo motivo per cui l’ho
odiata.
Il secondo. Questa Tris che compie un’infinità di missioni suicide (senza
nessuno che la obbliga a farlo, anzi, Quattro continua a ripeterle di non
andare, di farlo per lui.. insomma, chi riuscirebbe a dire di no a un
cucciolone come lui!?!? Tris sei una stupida, Quattro vieni qui da me) con la
scusa del “i miei genitori sono morti per me”, “devo rivendicare la morte dei
miei genitori”, “finalmente potrò ricongiungermi ai miei genitori”. Se proprio
vuoi suicidarti, non sarò di certo io l’ostacolo che ti separa dalla vita
eterna, ma almeno non mettere a repentaglio la vita di altre persone.
Ecco, una mossa giusta l’ha fatta la signorina: ha deciso di
consegnarsi alla Jeanine, per farsi che l’erudita faccia gli studi che vuole
sul suo cervello e poi la uccida. Ovviamente, il giorno dell’esecuzione, la
nostra TrisTezza ha un ripensamento: “nooo io non voglio morire, non ho mai
voluto morire”, “la mia vita è importante”. Qui una domanda sorge spontanea: ma
te ne sei accorta ora che la tua vita è importante?! No perché prima di
compiere la missione suicida, il povero cristo del tuo fidanzato ti aveva fatto
promettere di non fare stupidate, che lui ci tiene a te e che non voleva
vederti morta.
Avrà avuto un’illuminazione divina, io non lo so. So solo che il
povero Quattro si è fatto il diavolo a quattro (notare il gioco di parole xD)
pur di salvarle il suo bel culetto.
Se dovessi continuare ad inveire contro la TrisTezza, finirei per
spoilerarvi l’intero libro. Sarebbe un peccato per chi ancora non l’ha letto.
Comunque sia, protagonista femminile a parte, ci sono tanti elementi
che ho apprezzato: primo fra tutti è Christina. Questa ragazza ha dimostrato
una tale maturità nei confronti di Beatrice. È riuscita a perdonarle la morte
di Will (a cui Tris ha sparato mentre era sotto simulazione), dopo le infinite
lacrime versate da Tris.
Ecco lei è una Bad Ass.
Quattro. Come si fa a non apprezzarlo?! Un ragazzo così premuroso nei
confronti della propria fidanzata, nonostante lei cerchi in tutti i modi di
ammazzarsi. Egoista Tris.
Questo sant’uomo era sempre presente nel momento in cui Tris ne aveva
più bisogno. È andato pure a salvarla dalle grinfie della Jeanine! Sposalo,
fallo per me!!
Forse suona un po’ da psicopatica, ma mi è piaciuto molto anche il
personaggio della Jeanine! Una vera villain, pazza, sociopatica, che fa
esperimenti sulle persone per studiare il loro cervello! Suona molto come
Dottor Jekyll e Mr Hyde.
Purtroppo, per colpa di TrisTezza, non posso dare il massimo dei voti
a questo libro. Peccato perché il primo era stato davvero bellissimo e avrei
sperato che anche questo fosse sulla stessa linea.
Per oggi è tutto ragazzi e ragazze!
Vi lascio con qualche citazione del libro, le frasi che più mi sono
piaciute!
Buona serata a tutti!
Con affetto,
C.
“Preferisco farlo da
sola” dico, stendendo la mano. Non permetterò mai più a un’altra persona di
iniettarmi qualcosa, non dopo aver lasciato che Eric mi somministrasse il siero
della simulazione dell’attacco, dopo il test finale. Non posso cambiare il
contenuto della siringa solo perché lo faccio da sola, ma almeno – in questo
modo – sono io lo strumento della mia distruzione.
Mi sento nuda. Non mi
ero accorta di aver indossato i miei segreti come un’armatura finché non se ne
sono andati, e ora tutti mi vedono per come sono veramente.
Grazie per la tua
sincerità” dicono.
Ma Christina e Tobias
non dicono niente.
“Perché ti eri rasata
i capelli?”
“Per l’iniziazione.
Adoro gli Intrepidi, ma gli Intrepidi maschi non prendono sul serio le ragazze
durante l’iniziazione. Mi ero stufata, per cui ho pensato: se riesco ad avere
un aspetto meno femminile, forse non mi guarderanno più in quel modo.”
“Avresti potuto
sfruttare il fatto di essere sottovalutata.”
“Si e poi? Facevo
finta di svenire ogni volta che mi trovavo in pericolo?” Alza gli occhi al cielo
“Pensi che non abbia dignità o cosa?”
“Penso che uno degli
errori più comuni fra gli intrepidi sia rifiutarsi di usare l’astuzia” dico “Non
devi per forza sbatterlo in faccia alla gente quanto sei forte.” […]
Esco dall’ascensore
prima di dire qualcosa di cui potrei pentirmi. Lynn perdona facilmente, ma
altrettanto facilmente si infiamma, come la maggior parte degli intrepidi. Come
me, del resto, tranne che per il “perdono facile”.
Gli scoppiettii dei
proiettili riempiono l’aria, e tutti nel Pozzo cominciano a spararsi addosso,
giovani e vecchi, dimenticandosi momentaneamente delle videocamere. Io corro
giù per il canale, tra le grida e le risate. Squadre si formano e si
disgregano, si allacciano alleanze, subito tradite in una generale guerra di
tutti contro tutti.
Quando la battaglia si
spegne, i miei vestiti sono tutti imbrattati. Decido di tenere la camicia per
ricordarmi del motivo principale per cui ho scelto gli Intrepidi: non perché
sono perfetti, ma perché sono vivi. Perché sono liberi.
Anche io ho già fatto
un sacco di cose, ma questo non significa che ne sia capace.
Mi sono resa conto che
le persone sono costituite da diversi strati di segreti. Credi di conoscerle,
di capirle, ma le loro motivazioni ti sono sempre nascoste, seppellite nei loro
cuori. E tu non le conoscerai mai, anche se a volte decidi semplicemente di
fidarti.
Ciao Cerrie :3
RispondiEliminanon sei la prima che non parla di questo libro in modo del tutto entusiasta. Io devo assolutamente finire la trilogia anche se questi commenti un po' mi fanno passare la voglia ç_ç
Ciao giusy!
EliminaAllora il libro in se mi è piaciuto! La cosa che ho odiato è appunto il comportamento di tris.. che non si addice a quello di un' eroina!
Cmq ti consiglio di leggerlo x farti un idea!