lunedì 12 maggio 2014

Le Letture di Cerrie #13 Insurgent di Veronica Roth


Ciao a tutti ragazzi e ragazze!
Oggi vi propongo la recensione di Insurgent, seguito di Divergent.
Devo ammettere che questo secondo capitolo non mi è piaciuto tanto quanto avevo sperato e il motivo è uno solo: Tris. Mi spiegherò meglio nella recensione!
Forse, dico forse, c’è qualche SPOILER!!!!
TRAMA
Una scelta può cambiare il destino di una persona… o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate.
Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l’orrore per quello che è stata costretta a fare.
La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei…
Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costare più di quanto sia pronta a sacrificare.
RECENSIONE
Forse mi sarà capitato di dire, all’inizio della lettura, quanto fosse bello anche questo secondo libro della saga.
E effettivamente all’inizio era proprio così: mi piaceva da matti, non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine (proprio come mi era capitato di fare con il primo).
Peccato che poi questa sensazione bellissima sia andata svanendo con il proseguire della narrazione; non dico che il libro mi abbia fatto vomitare (per non dire di peggio), ma non era neanche quello che mi aspettavo.
In particolare mi aspettavo una Tris diversa. Mi spiego meglio: la Tris che mi ero immaginata io era l’archetipo dell’eroina donna, forte, bella, che non ha paura di niente o meglio, che riesce a sconfiggere le proprie paure.
Invece la Tris descritta dalla Roth è completamente l’opposto di quello che mi sarei aspettata: una piagnona assurda, non passa capitolo che lei non versi litri e litri di lacrime per i motivi più disparati, vuoi per il pensiero di Will morto per colpa sua, vuoi per il pensiero che Christina non la perdonerà mai. Vuoi un sacco di cose. Questo è il primo motivo per cui l’ho odiata.
Il secondo. Questa Tris che compie un’infinità di missioni suicide (senza nessuno che la obbliga a farlo, anzi, Quattro continua a ripeterle di non andare, di farlo per lui.. insomma, chi riuscirebbe a dire di no a un cucciolone come lui!?!? Tris sei una stupida, Quattro vieni qui da me) con la scusa del “i miei genitori sono morti per me”, “devo rivendicare la morte dei miei genitori”, “finalmente potrò ricongiungermi ai miei genitori”. Se proprio vuoi suicidarti, non sarò di certo io l’ostacolo che ti separa dalla vita eterna, ma almeno non mettere a repentaglio la vita di altre persone.
Ecco, una mossa giusta l’ha fatta la signorina: ha deciso di consegnarsi alla Jeanine, per farsi che l’erudita faccia gli studi che vuole sul suo cervello e poi la uccida. Ovviamente, il giorno dell’esecuzione, la nostra TrisTezza ha un ripensamento: “nooo io non voglio morire, non ho mai voluto morire”, “la mia vita è importante”. Qui una domanda sorge spontanea: ma te ne sei accorta ora che la tua vita è importante?! No perché prima di compiere la missione suicida, il povero cristo del tuo fidanzato ti aveva fatto promettere di non fare stupidate, che lui ci tiene a te e che non voleva vederti morta.
Avrà avuto un’illuminazione divina, io non lo so. So solo che il povero Quattro si è fatto il diavolo a quattro (notare il gioco di parole xD) pur di salvarle il suo bel culetto.
Se dovessi continuare ad inveire contro la TrisTezza, finirei per spoilerarvi l’intero libro. Sarebbe un peccato per chi ancora non l’ha letto.
Comunque sia, protagonista femminile a parte, ci sono tanti elementi che ho apprezzato: primo fra tutti è Christina. Questa ragazza ha dimostrato una tale maturità nei confronti di Beatrice. È riuscita a perdonarle la morte di Will (a cui Tris ha sparato mentre era sotto simulazione), dopo le infinite lacrime versate da Tris.
Ecco lei è una Bad Ass.
Quattro. Come si fa a non apprezzarlo?! Un ragazzo così premuroso nei confronti della propria fidanzata, nonostante lei cerchi in tutti i modi di ammazzarsi. Egoista Tris.
Questo sant’uomo era sempre presente nel momento in cui Tris ne aveva più bisogno. È andato pure a salvarla dalle grinfie della Jeanine! Sposalo, fallo per me!!
Forse suona un po’ da psicopatica, ma mi è piaciuto molto anche il personaggio della Jeanine! Una vera villain, pazza, sociopatica, che fa esperimenti sulle persone per studiare il loro cervello! Suona molto come Dottor Jekyll e Mr Hyde.
Purtroppo, per colpa di TrisTezza, non posso dare il massimo dei voti a questo libro. Peccato perché il primo era stato davvero bellissimo e avrei sperato che anche questo fosse sulla stessa linea.

Per oggi è tutto ragazzi e ragazze!
Vi lascio con qualche citazione del libro, le frasi che più mi sono piaciute!
Buona serata a tutti!
Con affetto,
C.

“Preferisco farlo da sola” dico, stendendo la mano. Non permetterò mai più a un’altra persona di iniettarmi qualcosa, non dopo aver lasciato che Eric mi somministrasse il siero della simulazione dell’attacco, dopo il test finale. Non posso cambiare il contenuto della siringa solo perché lo faccio da sola, ma almeno – in questo modo – sono io lo strumento della mia distruzione.

Mi sento nuda. Non mi ero accorta di aver indossato i miei segreti come un’armatura finché non se ne sono andati, e ora tutti mi vedono per come sono veramente.
Grazie per la tua sincerità” dicono.
Ma Christina e Tobias non dicono niente.

“Perché ti eri rasata i capelli?”
“Per l’iniziazione. Adoro gli Intrepidi, ma gli Intrepidi maschi non prendono sul serio le ragazze durante l’iniziazione. Mi ero stufata, per cui ho pensato: se riesco ad avere un aspetto meno femminile, forse non mi guarderanno più in quel modo.”
“Avresti potuto sfruttare il fatto di essere sottovalutata.”
“Si e poi? Facevo finta di svenire ogni volta che mi trovavo in pericolo?” Alza gli occhi al cielo “Pensi che non abbia dignità o cosa?”
“Penso che uno degli errori più comuni fra gli intrepidi sia rifiutarsi di usare l’astuzia” dico “Non devi per forza sbatterlo in faccia alla gente quanto sei forte.” […]
Esco dall’ascensore prima di dire qualcosa di cui potrei pentirmi. Lynn perdona facilmente, ma altrettanto facilmente si infiamma, come la maggior parte degli intrepidi. Come me, del resto, tranne che per il “perdono facile”.

Gli scoppiettii dei proiettili riempiono l’aria, e tutti nel Pozzo cominciano a spararsi addosso, giovani e vecchi, dimenticandosi momentaneamente delle videocamere. Io corro giù per il canale, tra le grida e le risate. Squadre si formano e si disgregano, si allacciano alleanze, subito tradite in una generale guerra di tutti contro tutti.
Quando la battaglia si spegne, i miei vestiti sono tutti imbrattati. Decido di tenere la camicia per ricordarmi del motivo principale per cui ho scelto gli Intrepidi: non perché sono perfetti, ma perché sono vivi. Perché sono liberi.

Anche io ho già fatto un sacco di cose, ma questo non significa che ne sia capace.


Mi sono resa conto che le persone sono costituite da diversi strati di segreti. Credi di conoscerle, di capirle, ma le loro motivazioni ti sono sempre nascoste, seppellite nei loro cuori. E tu non le conoscerai mai, anche se a volte decidi semplicemente di fidarti.

2 commenti:

  1. Ciao Cerrie :3
    non sei la prima che non parla di questo libro in modo del tutto entusiasta. Io devo assolutamente finire la trilogia anche se questi commenti un po' mi fanno passare la voglia ç_ç

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    Risposte
    1. Ciao giusy!
      Allora il libro in se mi è piaciuto! La cosa che ho odiato è appunto il comportamento di tris.. che non si addice a quello di un' eroina!
      Cmq ti consiglio di leggerlo x farti un idea!

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