
Volevo raccontarvi di una cosa che mi è successa mentre ero in vacanza
con le mie amiche. Siamo andate al mare qualche giorno, in una città in stile
Ibiza, dove si vive di notte e se vuoi incontrare delle persone della tua età
devi entrare nei locali come minimo dopo l’una di notte.
Una sera abbiamo deciso di andare a ballare. Anzi, hanno deciso di
andare a ballare. Io odio andare in discoteca. Le volte che ci sono stata si
possono contare sulle dita di una mano, ossia due. Ma proprio due, non nel
senso che ci sono stata poche volte.
Prima di andare a ballare siamo andate in un bar a bere un drink,
perché non si può andare in disco senza essere almeno un po’ su di giri: questo
è il pensiero della maggior parte delle persone; del tipo che se non mi ubriaco
non mi diverto. Se ad una persona piace ballare, lo fa anche senza scolarsi
litri e litri di alcool, giusto?
Finito di bere la nostra bevanda abbiamo recuperato le biciclette e
siamo andate alla ricerca di una discoteca. Era talmente tanto presto (ore
23.30) che i locali erano vuoti!! Questa cosa mi ha lasciata senza parole… ma
solo a me piace dormire la notte? Solo io preferisco star sveglia di giorno e
riuscire a godermi un po’ di sole e mare senza rischiare di addormentarmi ogni
volta che mi siedo da qualche parte? Evidentemente si.
I nottambuli non erano ancora arrivati, per cui ci siamo sedute ad un
tavolino ed abbiamo ordinato un altro drink, alla faccia del nostro portafogli.
Ce ne stiamo li a parlare fino all’una circa. A questo punto il locale
inizia a prendere vita, la musica cambia – ebbene si, prima di mettere la
musica per ballare, abbiamo avuto il piacere di ascoltare canzoni decenti – e
la gente inizia ad occupare la pista da ballo.
Premetto una cosa: per andare in discoteca di solito si paga anche
l’ingresso: nel nostro caso avremmo dovuto pagare 20 euro, ma per nostra
fortuna, quella sera, l’ingresso era gratis, altrimenti il mio povero
portamonete si sarebbe prosciugato in men che non si dica.
La musica
che il dj metteva era orrenda, la gente ballava come se avesse un riccio nelle
mutande e non riuscisse a toglierlo e per di più non si riusciva a respirare.
Erano tutti ammassati in quel metro quadro di pavimento che si ostinavano a
chiamare pista da ballo.
I ragazzi
che si incollavano al sedere delle ragazze per far capire che erano interessati
alla merce esposta: “come ti chiami?””Carrie” “Marco” e booom… ti ritrovi con
la lingua di uno sconosciuto in bocca. Senza nemmeno accorgertene. Per fortuna
a me non è successo. Solo io mi immagino di ricevere dei baci romantici da un
ragazzo che prima di farlo mi riempie di complimenti e mi fa capire che a me
tiene davvero? Non capisco che gusto ci sia a baciarsi con uno sconosciuto.
Per me il
bacio è una cosa intima e da condividere con una persona di cui ci si fida e
che ci piace: primo perché non so se lo sapete ma la saliva e un mezzo di
trasmissione di malattie come la mononucleosi, e poi perché prima che una
persona possa anche solo permettersi di invadere il mio spazio personale, devo
essere certa che abbia dei sani principi.
Odio
moltissimo questa cosa: che alla gente non importa conoscere altra gente,
pensano solo a mettersi la lingua in bocca a vicenda. Della serie “facciamo la
gara di chi bacia più persone”.
Seconda
motivo per cui odio le discoteche: il vomito da alcool. Vedere la gente che si
rinchiude in bagno e vomita fino a sputare l’anima mi fa ribrezzo. Ma chi te lo
fa fare di ridurti in quello stato?! Vuoi bere? Fallo ma contieniti! Vuoi
rischiare il coma etilico?
Per non
parlare della gente che fa sesso nei bagni o nei privet! Disgustoso! Se il
bacio era una cosa intima, questa lo è ancora di più!! Per prima cosa lo
sporco, secondo la comodità. Preferireste farlo in piedi, in un cubicolo
puzzolente, oppure nel vostro letto?
Chiamatemi
pure ragazza arretrata, ma io quella sera non mi sono scollata dal mio
divanetto per paura di fare incontri strani in pista. È vero, le persone non
sono tutte uguali e magari tra tutta quella gente avrei anche potuto incontrare
il mio principe azzurro. Ma ho deciso che preferisco aspettarlo qui, a casa
mia.
E se voglio
ballare e scatenarmi non ho bisogno di andare in discoteca per farlo: mi basta
attaccare il mio ipod alle casse, alzare al massimo il volume, fregarmene dei
vicini di casa e ballare fino allo sfinimento!
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