mercoledì 4 settembre 2013

I wanna dance with somebody who loves me.



Volevo raccontarvi di una cosa che mi è successa mentre ero in vacanza con le mie amiche. Siamo andate al mare qualche giorno, in una città in stile Ibiza, dove si vive di notte e se vuoi incontrare delle persone della tua età devi entrare nei locali come minimo dopo l’una di notte.
Una sera abbiamo deciso di andare a ballare. Anzi, hanno deciso di andare a ballare. Io odio andare in discoteca. Le volte che ci sono stata si possono contare sulle dita di una mano, ossia due. Ma proprio due, non nel senso che ci sono stata poche volte.
Prima di andare a ballare siamo andate in un bar a bere un drink, perché non si può andare in disco senza essere almeno un po’ su di giri: questo è il pensiero della maggior parte delle persone; del tipo che se non mi ubriaco non mi diverto. Se ad una persona piace ballare, lo fa anche senza scolarsi litri e litri di alcool, giusto?
Finito di bere la nostra bevanda abbiamo recuperato le biciclette e siamo andate alla ricerca di una discoteca. Era talmente tanto presto (ore 23.30) che i locali erano vuoti!! Questa cosa mi ha lasciata senza parole… ma solo a me piace dormire la notte? Solo io preferisco star sveglia di giorno e riuscire a godermi un po’ di sole e mare senza rischiare di addormentarmi ogni volta che mi siedo da qualche parte? Evidentemente si.
I nottambuli non erano ancora arrivati, per cui ci siamo sedute ad un tavolino ed abbiamo ordinato un altro drink, alla faccia del nostro portafogli.
Ce ne stiamo li a parlare fino all’una circa. A questo punto il locale inizia a prendere vita, la musica cambia – ebbene si, prima di mettere la musica per ballare, abbiamo avuto il piacere di ascoltare canzoni decenti – e la gente inizia ad occupare la pista da ballo.
Premetto una cosa: per andare in discoteca di solito si paga anche l’ingresso: nel nostro caso avremmo dovuto pagare 20 euro, ma per nostra fortuna, quella sera, l’ingresso era gratis, altrimenti il mio povero portamonete si sarebbe prosciugato in men che non si dica.
La musica che il dj metteva era orrenda, la gente ballava come se avesse un riccio nelle mutande e non riuscisse a toglierlo e per di più non si riusciva a respirare. Erano tutti ammassati in quel metro quadro di pavimento che si ostinavano a chiamare pista da ballo.
I ragazzi che si incollavano al sedere delle ragazze per far capire che erano interessati alla merce esposta: “come ti chiami?””Carrie” “Marco” e booom… ti ritrovi con la lingua di uno sconosciuto in bocca. Senza nemmeno accorgertene. Per fortuna a me non è successo. Solo io mi immagino di ricevere dei baci romantici da un ragazzo che prima di farlo mi riempie di complimenti e mi fa capire che a me tiene davvero? Non capisco che gusto ci sia a baciarsi con uno sconosciuto.
Per me il bacio è una cosa intima e da condividere con una persona di cui ci si fida e che ci piace: primo perché non so se lo sapete ma la saliva e un mezzo di trasmissione di malattie come la mononucleosi, e poi perché prima che una persona possa anche solo permettersi di invadere il mio spazio personale, devo essere certa che abbia dei sani principi.
Odio moltissimo questa cosa: che alla gente non importa conoscere altra gente, pensano solo a mettersi la lingua in bocca a vicenda. Della serie “facciamo la gara di chi bacia più persone”.
Seconda motivo per cui odio le discoteche: il vomito da alcool. Vedere la gente che si rinchiude in bagno e vomita fino a sputare l’anima mi fa ribrezzo. Ma chi te lo fa fare di ridurti in quello stato?! Vuoi bere? Fallo ma contieniti! Vuoi rischiare il coma etilico?
Per non parlare della gente che fa sesso nei bagni o nei privet! Disgustoso! Se il bacio era una cosa intima, questa lo è ancora di più!! Per prima cosa lo sporco, secondo la comodità. Preferireste farlo in piedi, in un cubicolo puzzolente, oppure nel vostro letto?
Chiamatemi pure ragazza arretrata, ma io quella sera non mi sono scollata dal mio divanetto per paura di fare incontri strani in pista. È vero, le persone non sono tutte uguali e magari tra tutta quella gente avrei anche potuto incontrare il mio principe azzurro. Ma ho deciso che preferisco aspettarlo qui, a casa mia.
E se voglio ballare e scatenarmi non ho bisogno di andare in discoteca per farlo: mi basta attaccare il mio ipod alle casse, alzare al massimo il volume, fregarmene dei vicini di casa e ballare fino allo sfinimento!  

 C.

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