giovedì 15 giugno 2017

#Consigli di lettura: ovvero ‘cosa leggere sotto l’ombrellone’

Come direbbe Stephen King, a volte ritornano. Purtroppo, per colpa del lavoro e di molte altre preoccupazioni che non sto qui a spiegarvi, non riesco mai ad essere costante nella pubblicazione dei post, nonostante la mia voglia matta di mettermi davanti al mio supernuovo PC. La mia occupazione mi prosciuga tutte le energie che ho e quando torno a casa, l’unica cosa che sono in grado di fare è scaraventarmi sul letto e non muovermi di li fino all’ora di cena. Spero che questo calvario finisca presto perché ne sto risentendo molto: sveglia alle 4, vai al lavoro, sgobba fino alle due o più senza nemmeno avere il tempo per andare a fare la pipi, torna a casa, discuti con le persone perché non capiscono come mai tu il venerdì sera non abbia voglia di uscire. Provare per credere, amici. La cosa che mi da più fastidio è la gente che finge di capire quello che stai attraversando, però quando rifiuti gli inviti perché ti senti morta dentro e l’unica cosa che vorresti fare è dormire, si offendono perché insomma non ci vediamo più, ci metti secoli a rispondere ai messaggi e tante altre belle cose. Allora, se quando io faccio proposte per uscire, rifiuti perché ti sei dimenticata che eri d’accordo con quell’altra a cui non piace andare al cinema, organizzi grigliate con la nostra compagnia e nemmeno mi inviti, cosa ti aspetti che faccia? Che ti stenda un tappeto rosso e che ti consegni il premio come amica dell’anno? Forse anche no. Io non sono un essere umano che rincorre gli altri; se vi piace la mia compagnia, bene. Altrimenti non sarò di certo io a cercarvi. ognuno per la sua strada e tanti cari saluti.
Perdonatemi lo sfogo, ma questa cosa mi sta davvero rodendo il cervello (che già è messo abbastanza sotto pressione). 
Sono approdata qui sul blog per consigliarvi qualche lettura da fare quest’estate sotto l’ombrellone. I primi cinque libri sono romanzi che ho letto da un anno a questa parte circa, alcuni letti durante il periodo estivo scorso e che poco anno a che fare con il caldo, il sole e il mare (anzi), altri li ho letti all’inizio di quest’anno e sono romanzi che secondo me hanno tutte le caratteristiche necessarie per essere considerati dei bellissimi libri da spiaggia. 
Come primo romanzo vi voglio consigliare Cime Tempestose di Emily Bronte. Ho letto questo libro ormai due estati fa e nonostante tutto lo associo a questo periodo dell’anno (anche se hanno poche caratteristiche atmosferiche in comune). Si parla di Inghilterra, di brughiere, di erica che cresce sulle montagne rocciose e che resiste a qualsiasi intemperia che sia neve o temporale con fulmini e saette. Si parla di un amore folle e impossibile, si parla di un amante che brama la persecuzione della sua amata anche da morta pur di averla vicina. Secondo me è il libro più bello del mondo (insieme ad Anna Karenina) e mi ha tenuto compagnia durante i turni notturni in hospice. Quindi, se non avete idea di che cosa leggere, prendete e amate Cime Tempestose. Inseritelo nella categoria “libri che rinfrescano, nonostante la calura”.
Come secondo romanzo ho deciso di inserire Nel Guscio di Ian McEwan. Ultimo romanzo pubblicato di questo autore molto prolifico, e primo che ho letto attratta dalla trama e dalla fama dello scrittore (che ormai lo precede), si tratta di un esperimento letterario molto ben riuscito, una rivisitazione moderna dell’Amleto di Shakespeare. Devo dire che le mie aspettative sono state soddisfatte pienamente. È proprio un libro dal quale non riesci a staccarti, la sua prosa molto Shackespeariana è tale per cui rimani incatenato alle pagine. Il punto di vista è alquanto inusuale, infatti il narratore è un feto ancora nel ventre materno e ci racconta le vicende viste attraverso le pareti uterine. Questo romanzo fa parte della categoria “vado a fare un bagno in mare veloce che poi devo leggere”. 
Prossimo in lista è Eileen di Ottessa Moshfegh. Se dovessi descrivere questo romanzo con un sostantivo sarebbe ‘squallore’. Lo squallore mi interessa enormemente, come direbbe una certa Esme. la protagonista è Eileen, una ragazza di ventiquattro anni, nonostante dal modo di vestire e di comportarsi ne dimostra almeno cinquanta. Vive con il padre ex poliziotto e ormai dipendente dall’alcool e lavora presso il carcere minorile della città. Le vicende che vengono narrate sono quelle che precedono il giorno della scomparsa di Eileen. La categoria quindi è “scandagliamo, armati di maschera e boccaglio, i fondali della perversa psiche umana, tra un brivido di orrore e l’altro”. 
Dello stesso stampo è Radiomorte di Gianluca Morozzi. Un romanzo thriller molto breve, che si legge in un pomeriggio, ma che vi farà rimanere con lo sguardo fisso su un punto imprecisato per delle ore, mentre ripensate a che cosa diamine avete appena letto. 
Che sia una lista della spesa o altro, io un libro di David Foster Wallace ce lo devo inserire. Una cosa divertente che non farò mai più non ha bisogno di spiegazioni (anche perché credo di avervene già parlato in qualche altro post). È un reportage nato come articolo di giornale dell’esperienza di Wallace su una nave da crociera extra lusso. È divertentissimo, pazzo e la scrittura di Wallace è tale per cui pure un articolo di giornale, diventa godibile durante i mesi estivi, quando si sa, la voglia di vivere o di svolgere qualsiasi attività è sotto lo zero assoluto. Se poi le vostre ferie le passerete su una nave, non c’è libro più adatto. Da inserire tra “non so perché l’ho iniziato, ma so che ora voglio leggere solo David Foster Wallace (e voglio fare una crociera per vedere con i miei occhi il disagio descritto da lui)”.
Se poi fate parte di quella cerchia di lettori che d’estate decidono di imbarcarsi nella lettura di romanzoni dalle dimensioni bibliche perché non c’è momento dell’anno migliore per farlo, allora questi faranno per voi. 
Moby Dick. Romanzo che sto leggendo in questo momento con un gruppo di lettura su Twitter e Facebook. non credo che sia necessario spiegarvi di che cosa parla, ormai la storia è talmente famosa che appena viene nominato il capodoglio lo si associa inevitabilmente al romanzo di Melville. Se poi le balene vi affascinano a tal punto che avete bisogno di un libro che ve ne parli in maniera affascinante e con gli occhi a cuoricino, eccovi Leviatano di Philip Hoare (anche di questo sono sicura di avervi già parlato da qualche parte qui sul blog). si parte con la storia della baleneria, anatomia e fisiologia di una balena (e non è una palla come leggere un atlante di anatomia umana) e le diverse specie che popolano i nostri oceani, e perché venne intrapresa la caccia a questi giganti marini. Questo è uno di quei libri che consiglio ogni volta che mi pone la domanda “non so cosa leggere, suggeriscimi qualcosa”.
I tre moschettieri di Dumas. Per coloro che hanno voglia di un po’ di avventura, intrighi di palazzo e scontri a colpi di spada. 
I miserabili di Hugo. Tralasciando gli excursus vari sul sistema fognario di Parigi, è un bel big book in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. Per chi vuole leggere di amore, chi invece desidera ardentemente una storia che parli degli scontri durante la rivoluzione, per chi invece ha voglia di incontrare un personaggio che si redime e riesce in qualche modo a ricostruire la sua dignità che gli era stata tolta nel momento in cui era stato condannato ai lavori forzati per aver rubato un po’ di pane per sfamare la sua famiglia. È il romanzo perfetto, adatto a qualsiasi tipo di lettore.
Vi mancano le fresche campagne inglesi (e avete già letto Cime Tempestose)? Potete dedicarvi a Jane Eyre di Charlotte Bronte. Anche in questo romanzo possiamo trovare qualsiasi cosa: amore, follia, fresca aria inglese. se vi piacciono i romanzi lenti e descrittivi non potrete non amarlo.
Questi ultimi cinque romanzi sono quelli che ho intenzione di leggere io questa estate (senza contare Moby Dick che è già in lettura): il Conte di Montecristo, per sopperire alla carenza di Dumas, da uomini a dei di Harari, perché un buon saggio sulla storia dell’uomo non può mancare in estate, gli anni della leggerezza della Howard (romanzo famigliare, non ho altro da aggiungere) e Roderick Duddle di Michele Mari e Exit West di Hamid, romanzo politico contemporaneo. 
Spero che questi consigli siano gradi e spero di non farvi attendere troppo prima di pubblicare il prossimo post. Non so a quanti di voi possa interessare, ma volevo scrivere qualcosa su David Foster Wallace, visto che ormai ho letto un po’ di suoi romanzi. Fatemi sapere cosa ne pensate e quali saranno i libri della vostra TBR estiva.
A presto.
M. 



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