mercoledì 18 dicembre 2013

You're my best friend.



Ciao amica mia,
mi sei mancata moltissimo in questi mesi. Ogni anno non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui tu prendi il treno per tornare qui tra i monti.
Non sei cambiata affatto, sei sempre uguale, a parte l’accento da donna del sud che ogni tanto sfoggi! Mi piace sentirti parlare in dialetto, mi fai ridere, perché la Assu che ricordavo parlava al massimo un pochino di bergamasco; ogni tanto però qualche parolina ti viene ancora: non ti sei liberata del tutto dell’odioso “Pota”, ti perseguiterà a vita.
Nonostante ci siamo viste solo per poche ore, è stato come prendere una boccata di aria fresca, dopo un anno in cui ho respirato solo cattiverie da parte di persone maleducate.
È bello vedere che sei ancora molto simile a me: anche tu odi quando le persone sparlano con te di altra gente, sapendo che molto probabilmente pure tu sei oggetto dei loro discorsi. Ami ancora il basket, nonostante non lo pratichi più; ho visto la luce che ti ha illuminato gli occhi quando mi hai chiesto se gioco ancora.
Ed è stato proprio quello a farci diventare le persone che siamo oggi: due amiche che, nonostante i chilometri, sanno che potranno sempre contare sull’aiuto dell’altra.
Sei un po’ la Rachel del mio Kurt: non so se guardi Glee, ma ad inizio terza stagione Rachel ammette a Kurt di non stare bene da sola a NY, e lui, come per magia, si materializza davanti ai suoi occhi.
Anche io avevo bisogno di vederti, e così è stato: sei venuta qui e mi hai dedicato un pochino del tuo tempo. Ed era proprio quello di cui avevo bisogno: parlare con una vera amica, senza la paura di essere giudicata.
E sai che anche io non ti giudicherei mai: mi hai confidato delle cose molto importanti e io custodirò quel segreto come se fosse oro.
Solo una cosa voglio dirti, da vera amica: non farti più mettere i piedi in testa dalle persone; sei forte come Rachel, quindi fai sentire la tua voce.
Le persone che non ti apprezzano, non ti meritano.
Visto che non so se leggerai mai questa lettera qui su internet, te la scrivo sul nostro diario, proprio come quando eravamo bambine e ci confidavamo li i segreti.
Vorrei tornare indietro: essere di nuovo bambina e averti vicina a me.
Perché mi manchi da impazzire.
Ciao amica,
all’anno prossimo.

C.

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