martedì 31 dicembre 2013

il2013èStato


Su twitter dilaga la tendenza “il2013èStato”; per me è impossibile scrivere in 140 caratteri cosa è stato per me quest’anno, quindi ho deciso di farlo sul blog, visto che era da un po’ che non aggiornavo.
Il 2013 è stato l’anno in cui ho iniziato a fare le notti in ospedale: è bello parlare con gli anziani a tarda nottata, sono molto più saggi di quanto noi crediamo, perché loro la vita l’hanno già vissuta, sanno come vanno certe cose e ti aiutano ad aprire gli occhi su certi problemi che, in un primo momento ci possono sembrare irrisolvibili, ma alla fine si dimostrano cose banali. Ti ringrazio tantissimo per aver suonato il campanello quella notte, grazie per la chiacchierata e per avermi fatto commuovere a quel “non riesco a dormire.. hai voglia di farmi compagnia?”: come avrei potuto dirti di no?
È stato l’anno dei due tatuaggi, accompagnata dal mio papà. I miei “daily reminder”: non smettere di sognare e abbi sempre coraggio: è meglio affrontare la vita a testa alta, magari beccandosi anche qualche colpo basso, piuttosto che continuare con gli occhi bassi all’ombra degli altri. E ricordati che prima o poi anche tu otterrai quello che da sempre desideri. Lo spero vivamente!
È stato anche l’anno delle promesse non mantenute, delle amiche che ti abbandonano e che ti trattano come se fossi un escremento di cane; l’anno in cui ho finalmente capito di chi mi posso veramente fidare e di chi no.
L’anno in cui ho perso la speranza, in cui ho perso la voglia di fare l’infermiera, perché non sarò mai brava, non sarò mai in grado di gestire da sola un reparto, perché io non so inserire l’agocanula a meno che la vena non si veda e non sia bella grossa, perché io non ho mai messo un sondino.. e se il mio primo giorno di lavoro devo metterlo e non mi ricordo più come si fa?
L’anno in cui un infermiere un po’ meschino mi ha fatto capire che se mi impegno posso fare tutto, che mi ha lasciata in balia dei medici durante il giro visita, io che avevo paura a guardarli negli occhi perché mi sentivo inferiore. Ho imparato a chiedere, quando non capivo qualcosa, e loro si sono rivelati gentilissimi nel rispondermi ed aiutarmi. “mai giudicare un libro dalla copertina” mai proverbio è stato più vero di questo.
Anche nel 2013 avevo tanto sperato di trovare un ragazzo, ma alla fine, ancora non si è presentato alla mia porta; sarà uno dei propositi per il 2014.
Anche una persona solitaria come me ha bisogno di qualcuno ogni tanto. Mi piace stare da sola, ma vorrei davvero tanto qualcuno con cui confidarmi, con cui parlare di tutto e non sentirmi mai giudicata. Qualcuno che non mi prende in giro se a 21 anni leggo ancora i libri di Harry Potter e ogni volta piango quando finiscono “perché non è possibile che sia già tutto finito, la Rowling li ha scritti troppo corti”; a 21 anni ho pianto anche per Primrose, Finnick ed Annie e il loro bambino, per Gale che nonostante tutto non è riuscito a conquistare il cuore di Katniss, quello di cui ha bisogno lei è il dente di leone, e per Cinna “io scommetto ancora su di te, ragazza in fiamme”.
Anche quest’anno ho atteso con impazienza la mia lettera di ammissione ad Hogwarts ma non è ancora arrivata… speriamo nel 2014.
Anche quest’anno non ho smesso di sognare, nonostante mi sia ripetuta più volte di smettere di farlo perché mi fa solo soffrire. Ho sognato di essere tante cose: di essere laureata in fisica, di abitare in america, di avere un cane di nome Lea, di cantare ad XFactor insieme a Lea Michele, Darren Criss e Chris Colfer e di poter abbracciare questi tre miei idoli.
È stato l’anno della morte di Cory Monteith e di Nelson Mandela a cui ancora non riesco a credere.
È stato l’anno del Twerk e di Miley Cyrus e della sua lingua di fuori.
È stato l’anno in cui è stato rivalutato di nuovo il concetto di bellezza: quest’anno andava di moda il gap tra le cosce (cosa che io mai avrò)e le ragazze al limite dell’anoressia pur di averlo.
È stato anche l’anno in cui Blaine si è proposto a Kurt e finalmente si sposeranno, per la gioia di tutti klainers del mondo.
E' stato l'anno in cui ho conosciuto persone speciali: la mia squadra di basket e l'infermiera della Neuropsichiatria infantile. Grazie S. per avermi fatto credere un po' di più in me stessa!
Come a fine di ogni anno, è giunto il momento dei buoni propositi per l’anno a venire:
- finire gli esami in tempo e laurearmi
- dimagrire (tutti gli anni lo dico, ma mai lo faccio) così da potermi sentire anche io un po' bella e un po' meno a disagio con questo corpo
- credere di più in me stessa e smettere di farmi mettere i piedi in testa dalle altre persone
- non smettere mai di essere un po’ bambina, non smettere mai di credere nella magia, nell’amore e nell’amicizia; non smettere mai di credere in Harry Potter, non smettere mai di pensare che anche io avrei potuto vincerli quegli Hunger Games, perché anche io ho delle qualità speciali come Katniss: anche io so tirare con l’arco e non esiterei un minuto se dovessi salvare la vita alla persona che amo.
- essere più acida di quanto non lo sia già, rispondere a tono alle persone che mi fanno dei torti, e non ai miei genitori.
- non smettere di giocare a basket  
- non smettere mai di sperare che prima o poi i sogni si avvereranno anche per me.
Buon 2014 a tutti!
Con affetto
C.

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