sabato 17 maggio 2014

Le Letture di Cerrie #14 Colpa delle stelle di John Green



Buongiorno a tutti!
Oggi nuova recensione su Colpa delle Stelle, l’ennesima che si aggiunge alla lunga lista di quelle già presenti nella blogosfera!
TRAMA

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo fuori correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
RECENSIONE
Sto scrivendo questa recensione sulle note di Let it Go (cantata da Demi Lovato.. adoro anche quella di Idina Menzel..).
La adoro, è la mia nuova canzone pre-partita.
Tornando al libro, devo dire che mi è piaciuto molto. Non avrei mai pensato.
Penso di avere il cuore di pietra però, non ho pianto nemmeno una volta, ma proprio mai.
L’ho trovato un libro davvero realistico, non tanto nella descrizione scientifica delle varie manifestazioni del cancro (delle quali ci importa relativamente), quanto più nella caratterizzazione dei personaggi, nei loro comportamenti e nel loro relazionarsi con altre persone.
Hazel e i suoi genitori. La malattia li ha legati in modo che, se possibile, è ancora più profondo di quanto non potesse essere già. Hazel che vuole essere trattata come un’adolescente non malata. Penso che chiunque di noi vorrebbe ciò: quando si è malati, si tentano tutte le strategie per dimenticarsene. Questa era quella di Hazel. Voler essere una ragazza normale, con i genitori che la sgridano se non rispetta le regole della casa. Che prende la macchina di nascosto per andare ad aiutare il suo ragazzo.
Gus ovviamente è il principe azzurro di questa storia. Principe azzurro che non entra in scena con un cavallo bianco. Gus che ha una protesi. Gus che ormai è libero dall’osteosarcoma.
Quella PET però si è riaccesa di nuovo. Gus si è riacceso di nuovo. tante piccole stelle su uno sfondo nero.
Questa è stata l’ultima discesa della sua vita. Che era come le montagne russe che vanno solo in salita.
Mi viene difficile osservare con occhio critico questo libro: rivedo in questi due personaggi tanti dei pazienti che ho avuto la fortuna di incontrare. Ognuno ha lasciato un segno indelebile, ognuno mi ha insegnato qualcosa. Proprio come questi due individui hanno insegnato alle loro famiglie a vivere senza di loro. Consapevoli della loro morte, si sono assicurati che i loro genitori continuassero a vivere e a stare insieme, per farsi forza l’un l’altro.
Davvero non so più cosa dire.
Grazie John Green.
Con affetto,
C.


4 commenti:

  1. anch'io l'ho adorato *_* e ho da poco terminato Cercando Alaska, sempre di John Green *_*
    che dire, quest'uomo è un fottuto genio!

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    1. Cercando Alaska è già in WL.. e siccome lunedi è il mio compleanno, ho per sbaglio, mandato ai miei amici la mia WL.. nella speranza che colgano il segnale implicito di questo gesto.. non so se mi spiego..... ;)

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  2. io ho entrami i libri in lista. Non so da quale inizierò, credo da questo.

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