giovedì 1 maggio 2014

Le Letture di Cerrie #11 I Custodi della Biblioteca di Glenn Cooper

Ciao a tutti!
Buon primo maggio! Finalmente è ritornato il sole anche qui, sui monti della provincia di Bergamo; anche se il clima non è esattamente quello caldo e confortevole che ci dovrebbe essere a maggio, ma non lamentiamoci (visto che già domani dovrebbe ritornare la pioggia….).
Per quest’oggi voglio proporvi la recensione dell’ultimo libro della trilogia di Glenn Cooper: I Custodi della Biblioteca.
Ecco cosa ne penso…
TRAMA
Il destino di ugni uomo è un segreto sepolto nel silenzio… il silenzio in cui si sono suicidati gli scrivani di Vectis. Dopo aver compilato la sterminata Biblioteca che riporta il giorno di nascita e di morte di ogni uomo vissuto dall’VIII secolo in poi, la loro eredità è una data: il 9 febbraio 2027. Ma la giovane Clarissa non sa nulla di tutto ciò. Il suo unico pensiero è fuggire. Fuggire da quell’abbazia maledetta, per mettere in salvo il dono più prezioso che Dio le abbia mai concesso.
Il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro… il libro in cui è indicato il giorno del giudizio. Mentre il mondo si interroga su cosa accadrà davvero il 9 febbraio 2027, alcune persone ricevono una cartolina sulla quale ci sono il disegno di una bara e una data: il giorno della loro morte. Proprio all’inizio della straordinaria serie di eventi che avevano portato alla scoperta della Biblioteca dei Morti. C’è soltanto una differenza: tutte le “vittime” sono di origine cinese. È una provocazione? Un avvertimento?
L’ultima verità non è mai stata trovata… Will Piper ha trovato la pace: sa che vivrà oltre il 9 febbraio 2027, e ha deciso di lasciarsi alle spalle l’enigma della Biblioteca di Vectis e la sua secolare scia di sangue. Almeno finché suo figlio parte all’improvviso per l’Inghilterra e poi sparisce nel nulla.
D’un tratto, per Will, ogni cosa torna a ruotare intorno all’origine della Biblioteca dei Morti. Lì dove tutto è cominciato. E dove tutto finirà.

Se il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio, se il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro, solo nella Biblioteca dei Morti si può trovare l’ultima verità…
RECENSIONE
Devo ammettere che questo volume mi è piaciuto più degli altri, nonostante ricorrano sempre le stesse problematiche condivise anche con gli altri: la narrazione troppo lenta in alcuni punti, pochi momenti di suspance, il colpevole rivelato a 70 pagine dalla fine.
La cosa che più ho detestato è stata proprio questa: l’autore ha deciso di annunciare chi fosse il responsabile dell’invio delle cartoline con le date di morte ai cinesi, molte pagine prima della fine del libro. Questo potrebbe rivelarsi anche un’ottima strategia, se solo questo aspetto fosse stato discusso un po’ più ampiamente; mi spiego meglio: in neanche mezza pagina si legge della moglie di Will, Nancy, che scopre, tramite un fotogramma di una delle videocamere di NY, chi fosse il colpevole (non si sa come abbia fatto comunque…). Questo individuo dice che ha fatto tutto ciò contro la sua volontà, viene liberato dal luogo in cui era tenuto prigioniero e costui, cogliendo quest’ottima occasione, decide di uccidersi. Fine del capitolo. Ma non fine del libro. Non viene più nominato nel corso delle vicende, la moglie e il figlio vengono avvisati e stop.
Questa cosa ha proprio fatto perdere punti al libro. Davvero un peccato perché fino a quel momento mi stava anche piacendo.
Come per il precedente volume, anche qui non ho apprezzato il rapporto di Will con le donne. Due sono i personaggi femminili con cui condivide la maggior parte delle vicende le quali vengono utilizzate come meri oggetti per raggiungere il suo scopo; una per farsi amico il marito e non venire freddato alla prima parola che gli fosse uscita di bocca, è riuscito a convincerla a fidarsi di lui, che aveva un piano per ottenere l’immunità e tante altre belle cose. Peccato che la donna, così facendo, abbia perso uno dei figli e alla fine si ritrovi rinchiusa in un carcere.
Mentre con l’altra donna, da perfetto play boy quale è, sfrutta i sentimenti che lei prova nei suoi confronti per rubarle le chiavi della macchina e recarsi da solo presso la fattoria dove era stato fatto prigioniero il figlio (che riesce a lasciare gli Stati Uniti, per conto suo, nonostante la giovane età.. -.-‘’).
Forse adesso è il mio animo femminista che sta scrivendo, ma davvero, questa cosa proprio non mi è piaciuta.
Magari è stata anche un po’ colpa loro, che si sono invaghite di un uomo, nonostante avesse la fede al dito, e poi l’hanno presa in quel posto.
Un personaggio comunque l’ho apprezzato: Philip, il figlio di Will.
Se da un lato ho considerato il suo comportamento alquanto stupido e da persona senza cervello (si è fidato di una persona conosciuta su un sito internet), ho apprezzato tuttavia, il suo coraggio e il suo sangue freddo di fronte alle situazioni difficili.
Quando la fattoria fu attaccata dalle forze delle tre nazioni coinvolte, il suo primo pensiero è stato quello di prendere per mano la ragazza che lo aveva contattato (la figlia dei due custodi della Biblioteca) e proteggerla. Un applauso a te piccolo Piper!
Comunque sia penso che, vista la trama, l’autore avrebbe potuto approfondire meglio alcuni aspetti della storia e tralasciarne altrettanti che, secondo me, sono risultati ridondanti.
Come ho accennato prima, è stato dato poco spazio alla moglie del colpevole: ovviamente avrà avuto una qualche reazione e, secondo me, era giusto darle il tempo necessario per esprimere i suoi sentimenti e non liquidarla in una pagina.  
Ammetto di essere felice di aver finito questa trilogia; non so se leggerò altri libri di questo autore, sicuramente non lo farò adesso visto la lunghezza spropositata della mia lista. Darò la precedenza ad altri volumi che mi attirano molto di più.
Non posso assegnare il massimo dei voti a questo volume e, in generale, a tutta la trilogia. Davvero un peccato perché alla fine la storia era davvero bella ma, a parer mio, andava sviluppata in modo diverso.
Se voi impavidi lettori, avete intrapreso questa avventura insieme a Will e vi state chiedendo chi ve lo ha fatto fare, perché dovete continuare a leggere, beh ammetto che durante la lettura me lo sono chiesta diverse volte e ho fatto fatica a trovare una risposta; l’unico movente è l’orgoglio del lettore che non ha il coraggio di abbandonare a metà una storia. Io almeno sono così! Anche se a volte è un comportamento sbagliato perché tolgo spazio a letture che magari si rivelerebbero più piacevoli di questa.
Mannaggia a me e alla mia testardaggine!
Con questa recensione per oggi vi saluto: avrò a pranzo le mie cugine, zii e nonna
e non so se riuscirò a connettermi (forse stasera ma non voglio fare promesse che poi non riesco a mantenere).
Quindi per ora vi saluto e vi auguro una buona giornata!
Con affetto,
C.

2 commenti:

  1. Ciao Cerrie!:)
    Eh puó essere una brutta cosa l'orgoglio del lettore >_< Di solito sono cosi anche io ma per fortuna mi è successo sempre con singoli libri e non con saghe...tranne questa xD dopo aver letto il primo di Cooper (che non mi era dispiaciuto troppo in realtà..) mi è suonato un campanello di allarme in testa che mi ha bloccato dal comprare i libri successivi...e da quanto ho letto qui da te, ho fatto bene xD Grazie per avermi tolto definitivamente i dubbi:D

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    1. Ciao Eddie!
      Si hai fatto bene a non acquistarli! Meglio non spender soldi x libri del genere! E pensare che la mia amica li ha adorati..

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