giovedì 20 febbraio 2014

LE LETTURE DI CERRIE #4 Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – il Mare dei Mostri di Rick Riordan

Ciao di nuovo ragazzi e ragazze!!
Non vi sembrerà vero di leggere dopo così poco tempo un nuovo post, considerando il fatto che raramente mi è capitato di aggiornare il mio blog dopo così poco tempo.
Ma dopotutto lunedì ricomincia il calvario del tirocinio e Poseidone (tanto per rimanere in tema) solo sa quando avrò tempo per scrivere qual cosina, o anche solo per ricordarmi di respirare o dormire o mangiare!
Per questa recensione, visto che ho sempre avuto qualche problema a scrivere la trama del libro, non volendo incappare in alcun tipo di spoiler, ho deciso di copiare quella scritta sul retro del libro… voi blogger più esperte, ditemi se va bene fatto così!
TRAMA
La vita di un semidio a New York non è sempre facile, e quella di Percy Jackson è diventata una vera impresa da quando ha scoperto di essere figlio di Poseidone e deve trascorrere tutte le sue estati al Campo Mezzosangue, insieme ai suoi simili. Ma ora il campo è in grave pericolo: l’albero magico che lo protegge è stato avvelenato e non riesce più a difenderlo dalle invasioni dei mostri. Solo il Vello d’Oro può salvarlo! Ma è custodito su un’isola da Polifemo, nelle acque tumultuose del Mare dei Mostri. La missione è affidata alla figlia di Ares (Clarisse), ma Percy non può certo restarsene con le mani in mano… anche perché il suo satiro custode, Grover, è nelle grinfie di Polifemo!
Accompagnato dalla fedele Annabeth e dal nuovo amico ciclope Tyson, Percy dovrà intraprendere un viaggio per mare e affrontare le mille insidie che nasconde, dalla maga Circe al canto delle sirene, e come se non bastasse la profezia dell’Oracolo si complicherà… chi sarà, tra il figli dei tre Grandi, a tradire gli Dei dell’Olimpo?
RECENSIONE
Nella recensione precedente avevo accennato al fatto che speravo, almeno per questo libro, che il produttore cinematografico si fosse mantenuto quanto più fedele possibile alla trama degli eventi narrati nel secondo volume della saga.
Purtroppo non è stato così: molti elementi sono stati cambiati, anche in modo molto marcato. Per esempio Percy conosce Tyson già prima di fare ritorno al Campo, ma solo li scoprirà che è anche suo fratello! Invece nel film, il ciclope arriva direttamente al campo estivo, oltrepassando la barriera protettiva dell’albero di Talia, poichè questa era stata indebolita a causa dell’avvelenamento del pino.
Altro elemento completamente diverso è il fatto che Grover già dall’inizio della narrazione sia disperso e si trovi già nelle mani del ciclope, invece nella rappresentazione cinematografica, il satiro viene rapito da Luke che lo utilizzerà per arrivare al Vello prima di Percy.
Non vorrei tediarvi troppo stando qui a raccontare la marea di differenze tra il libro e la sua riproduzione, perciò passo subito a dirvi cosa ne penso del libro.
Dire che l’ho adorato è poco! Diversissimo dal film, come avrete capito, ma non per questo meno entusiasmante del primo volume.
Qui incontriamo nuovi personaggi mitologici: dai Lestrigoni che attaccano Percy durante la lezione di ginnastica, all’Idra, alla maga Circe che trasforma Percy in un porcellino d’India, alle sirene, le creature che mi hanno affascinata di più durante la lettura.
Grazie alla descrizione che ne fa Riordan, ci troviamo a dover contrastare l’immagine di sirena che abbiamo costruito negli anni con i film della Disney (anche Harry Potter ha contribuito a cancellare l’immagine della sirena come quella bellissima ragazza, dai capelli fluenti che nuota nel mare con la sua incantevole coda tutta colorata e brillante). Secondo l’autore esse sono degli individui maligni, il loro canto ti induce a lasciare tutto quello che hai per inseguirle e vedere quello che hanno da mostrarti: perché oltre al canto, hanno il potere di mostrare alla persona che le ascolta quello che più desiderano.
Annabeth infatti decide di legarsi all’albero maestro della barca (proprio come aveva fatto Odisseo..) pregando Percy di non slegarla per nessun motivo al mondo. Ma in qualche modo la figlia di Atena riesce a raggiungere il suo coltello e a tagliare le corde, così da riuscire a tuffarsi per inseguire quel canto.
Percy se ne accorge e la insegue. Nel momento in cui tocca la caviglia di Annabeth per fermarla, vede quello che le sirene le stavano mostrando: la sua famiglia riunita, sua madre Atena, suo padre e sullo sfondo un’intera città ricostruita sulla falsa riga di Atene; i vari monumenti portano la firma di Annabeth (già nel primo libro affermava di voler diventare un architetto).
A chi non piacerebbe sentirsi dire quali siano i suoi desideri più segreti? Quelli che non ammetteremmo a nessuno, nemmeno a noi stessi, che non vengono inseriti in nessuna Wish List? Beh.. a me interesserebbe sapere cosa hanno da dire su di me!
Grover, Annabeth (con la tinta!!!), Tyson, Percy
I personaggi sono cresciuti rispetto al libro precedente: Percy viene a conoscenza di nuovi poteri che lo portano ad avere un fortissimo senso dell’orientamento anche in mare, riuscendo a vedere disegnate le coordinate nautiche sull’oceano. Inoltre riesce a guidare le barche, senza il minimo sforzo!
Annabeth rimane sempre la solita ragazza super intelligente, che ha sempre un piano per riuscire a sfuggire ad una situazione poco piacevole!
Per quanto riguarda questi due personaggi… solo io spero che entro la fine della saga si decidano a baciarsi?? Ok, mi costa tantissimo ammetterlo perché va contro la mia anima da acida, ma un po’ di Romance ci vuole anche in romanzi come questo e i due protagonisti direi che hanno tutte le carte in regola per poter essere finalmente dichiarati una coppia!!
Alla fine Annabeth da un bacio sulla guancia a Percy… e sul mio sguardo si poteva leggere molto chiaramente un “ma seriamente?!?!?” con tanto di faccina stizzita accanto, con di sopracciglio inarcato.
Due parole le spendo anche per parlare di Tyson: un povero ciclope che non appena giunge al campo viene subito additato come il mostro, anche Annabeth all’inizio non si fida ciecamente di lui, viste le precedenti esperienze con questi individui (è stato un ciclope ad uccidere Talia). Tuttavia si rivela essere un degno figlio di Poseidone, tanto da “sacrificare” la sua vita per salvare quella di Percy e degli altri a bordo della nave che stava per affondare, dopo aver affrontato Cariddi a suon di cannonate.
Comunque sia riesce a salvarsi, grazie all’Ippocampo che lo porta all’isola del Ciclope, dove si ricongiungerà con il fratello e Percy non si sentirà più in imbarazzo per lui.
Un po’ di tristezza giunge alla fine, quando Tyson decide di partire per il palazzo di Poseidone, dove è stato chiamato per andare a lavorare nelle fucine a costruire le armi per il campo.
E in questo momento, gelosia mode-on da parte di Percy! Perché Tyson è stato invitato nel palazzo di Poseidone e lui no?!
Ora mi sono già buttata a capofitto nella lettura del terzo volume: la maledizione del titano! Non vedo l’ora che arrivino anche gli ultimi due libri che mi mancano per completare la serie.
Posso ripetere ancora una volta quanto adoro questa serie?! Un applauso per Rick Riordan! *applauso scrosciante per questo signore*.
A questo volume assegno quindi 5 palloni!


SPAZIO SERIE TV!! 
Ora.. lo so che non c’entra con la recensione ma volevo chiedervi se seguite la serie TV Pretty Little Liars..
sarò io paranoica ma in questa foto vedo almeno due
elementi che mi portano a pensare che Aria sia la
colpevole....
Si?? Bene allora potete perdere ancora un minuto (lo giuro un minuto soltanto poi vi lascio!) per ascoltare un mio sclero sulla puntata di ieri…
Quella che è andata in onda è stata la 4x20 e finalmente, dopo secoli che non succedeva niente, è ritornata quella suspance e quell’ansia che ti prendono mentre guardi questi episodi.
A parte l’odio per Ezra che continuerà a crescere sempre di più, nutro tantissimi dubbi sulla vera identità di Aria.. forse perché è un personaggio che non tollero, ma solo io penso che sia un po’ losca? Chissà come mai A. colpisce sempre le altre e mai lei.. potreste dirmi che è perché il suo “fidanzato” è coinvolto quindi magari non vuole ferirla.. però a me non convince per niente.. sarò molto sospettosa.. però boh.. è un personaggio che mi lascia parecchio perplessa..
Grazie a tutti per aver passato un po’ del vostro tempo sul mio parquet personale.
Alla prossima partitella!
Con affetto C.


2 commenti: