Buongiorno a tutti ragazzi!
Oggi vi lascio la recensione di Cercando Alaska, secondo libro che
leggo di Green.
Come già vi avevo anticipato, all’inizio non mi aveva presa granché,
poi però mi sono ricreduta.
TRAMA

RECENSIONE
Come immagino già saprete tutti, John Green è una garanzia. I suoi
libri non sono mai scontati, mai noiosi, mai banali.
E anche con Cercando Alaska non si è smentito.
All’inizio ammetto che non mi stava per niente prendendo. Il personaggio
principale, Miles, mi sembrava poco originale e fin troppo stereotipato; di
libri che parlano di ragazzi senza amici, che cambiano scuola e si innamorano
della più bella ragazza del campus, ce ne sono e all’inizio ho pensato di
esserci caduta dentro, a uno di quei volumi che tanto odio.
Con l’andare avanti della storia si iniziano a conoscere di più i
personaggi, ci svelano le loro storie passate e inizio ad apprezzarli molto di
più.
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Il suo passato che la tormenta in continuazione, non le permette di
vivere a pieno la sua vita da adolescente. Anche se potrebbe sembrare il
contrario. Con occhio attento si può vedere attraverso tutte quelle sbronze e
tutte quelle sigarette fumate: si riconosce un modo per porre fine alle proprie
sofferenze, un modo per uscire dal labirinto del dolore. La scelta che prende
Alaska però è davvero estrema e molto discutibile. Ma Green ha caratterizzato
questo personaggio con un’intelligenza tale da farmi davvero credere che avesse
pianificato tutto. Che avesse fatto una lista con i pro e i contro. In questo
caso hanno vinto i pro.
Dritto e veloce, scrive Alaska ai margini del suo libro, Il generale
nel suo labirinto.

Anche Alaska ama leggere. Nei libri si rifugiava in luoghi dove i
fantasmi non potevano trovarla. E lei di fantasmi che la inseguivano ne aveva
tanti.
L’ho adorata anche quando diventava una pianificatrice esperta di
scherzi. Si potrebbe davvero prendere spunto dalle sue idee per architettare lo
scherzo del secolo!
Alaska mi è entrata nel cuore come solo pochi personaggi riescono a
fare.

Un padre che l’ha abbandonato. Un grande cervello costretto a vivere
in una roulotte da dividere con la sua mamma.
La sua mamma che ama più della matematica stessa e che non gli ha
negato la possibilità di studiare per poter entrare in una Università
prestigiosa.
Miles al contrario, mi è sembrato un personaggio un po’ asettico. Non mi
ha trasmesso nulla di più che un amore spassionato per la ragazza più bella
della scuola e per le sue ultime parole famose.
Forse sono strana io. In fondo è il protagonista della storia. Però a
mio parere è stato messo un po’ in ombra da due grandi personalità come quelle
di Alaska e di Chip.
Questo libro l’ho apprezzato molto di più rispetto a Colpa delle
Stelle, forse perché meno acclamato e meno pubblicizzato.
Lo stile di Green è fresco, scorrevole. Il romanzo diventa così una
citazione unica. Quelle frasi che Green mette in bocca ai suoi personaggi e che
ti rimangono tatuate nel cuore, perché di una profondità tale da potersi
adattare al passato di qualsiasi persona.
Se avessi dovuto sottolineare le mie frasi preferite, probabilmente
avrei dovuto evidenziare il libro intero.
Lo ribadisco. Questo è il miglior romanzo di Green letto finora. Ho già
Città di Carta sulla mia mensola ad aspettarmi.
Cinque conchigliette per questo masterpiece.
Complimenti John Green, mi hai davvero stupita con effetti speciali.
E voi? Avete letto questo libro? Anche voi l’avete adorato? Fatemi sapere!
Con affetto,
C.
Sono completamente d'accordo con te su Miles! A me non è piaciuto molto...anzi mi è sembrato il personaggio più sciapo del racconto. Invece mi è piaciuto molto il carattere di Alaska, nonostante abbia fatto una scelta avventata. Io li ho letti quasi tutti i libri di Green (tranne Will ti presento Will) e Cercando Alaska è stato il mio preferito. :3
RispondiEliminaho già pronto città di carta, ma credo che aspetterò un po' prima di iniziarlo.. magari di ritorno dalle vacanze.. ho bisogno di qualche distopico!
EliminaSii, sapevo che ti sarebbe piaciuto *__*
RispondiEliminaIo sono ancora indeciso per quale sia il mio libro preferito di Green :3
E Alaska è fantastica, e concordo con te sul protagonista abbastanza scialbo ;)
Bella recensione
siiii alla fine si mi è piaciuto molto! molto di più rispetto a Colpa delle Stelle!
Eliminaora però torno dai miei amati distopici! ne ho un disperato bisogno!
Lo devo leggereee!! *__* Ormai sembra che io sia rimasta l'unica a non averlo ancora letto. Sarà di certo uno dei miei prossimi acquisti :)
RispondiEliminaBella recensione, e mi sono piaciute un sacco le citazioni che hai scelto (nelle immagini)!! *_*
il libro è pieno di belle citazioni, ma queste secondo me sono le migliori!
Eliminati consiglio davvero di leggerlo!!
Cercando Alaska mi è piaciuto moltissimo! *__*
RispondiElimina:)) anche a me e non pensavo!
Eliminami viene da ridere XD TE L'AVEVO DETTO che ti sarebbe piaciuto U_U
RispondiEliminaanche a me Cercando Alaska è piaciuto tantissimo, Città di Carta dovrebbe essere il prossimo! Non vedo l'ora di leggerlo ^-^
anche per me Città di Carta è il prossimo di Green.. ma ora voglio dedicarmi un po' a qualcosa più nel mio genere.. rivoglio i miei distopiciiii!! xD oggi tra l'altro mi è arrivato Il Labirinto.. non puoi immaginare quanto io sia esaltata per questo!
EliminaCiao Cerrie!!! Sono Maria di Blog Expres! Che carino il tuo blog, complimenti!!!
RispondiEliminaCiao! Grazie per il complimento!
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